In un mondo in cui la domanda di sicurezza è sempre maggiore, gli impianti di videosorveglianza sono diventati uno strumento essenziale per proteggere beni e persone.
La tecnologia offre numerose possibilità. Tra queste, le telecamere con visione notturna e le telecamere a infrarossi.
Si tratta di soluzioni perfette per ottenere immagini nitide anche in condizioni di luminosità scarsa o assente.
In questo articolo, esamineremo il funzionamento di entrambe le tecnologie e discuteremo quando e perché utilizzarle.
Visione notturna vs infrarossi: differenze
Visione notturna e infrarossi sono tecnologie spesso confuse tra loro. In realtà, esiste una importantissima differenza tra le due.
La visione notturna si basa sulla amplificazione della luce ambientale disponibile. Le telecamere dotate di visione notturna utilizzano uno speciale componente chiamato tubo intensificatore di immagine (IIT). Questo converte i fotoni di luce in elettroni, li amplifica e li converte di nuovo in fotoni per creare una immagine nitida.
Le telecamere con visione notturna risultano efficaci in condizioni di scarsa illuminazione. Non funzionano altrettanto bene nella completa oscurità.
Se l’ambiente che intendiamo monitorare è immerso nel buio, occorre installare telecamere a infrarossi.
La radiazione infrarossa (IR) ha lunghezza d’onda tra 700 nm e 1 mm. La banda di frequenza è inferiore a quella della luce visibile, ma maggiore di quella delle onde radio. L’infrarosso è, dunque, un segnale luminoso che l’occhio umano non riesce a percepire.
Esistono due tipi di telecamere a infrarossi: attive e passive.
Le telecamere a infrarossi attive emettono, tramite un proiettore, un raggio di luce infrarossa che viene riflesso dagli oggetti. La riflessione consente alla telecamera di produrre un’immagine.
Le telecamere a infrarossi passive, anche dette termiche, rilevano il calore emesso dagli oggetti circostanti e utilizzano queste informazioni termiche per creare un’immagine.
Quando montare telecamere con visione notturna e quando telecamere con infrarossi
La decisione se usare telecamere a infrarossi o con visione notturna dipende dalle specifiche esigenze di sorveglianza e dalle condizioni ambientali in cui la telecamera sarà installata.
Ecco alcuni fattori da considerare quando si sceglie tra le due tecnologie:
Livello di illuminazione
Se l’area da monitorare ha una certa quantità di luce ambientale, come l’illuminazione stradale o la luce della luna, la tecnologia di visione notturna potrebbe essere sufficiente. Tuttavia, se l’area è completamente immersa nell’oscurità o se non si è certi di quali potrebbero essere in futuro le condizioni di illuminazione, meglio optare per telecamere a infrarossi.
Rilevamento del calore
Se si desidera rilevare la presenza di persone o animali, una telecamera termica è la soluzione migliore, in quanto è in grado di catturare il calore emesso dai corpi. Questa capacità è del tutto assente nelle telecamere con visione notturna.
Portata della telecamera
Poiché utilizzano un proiettore IR, le telecamere a infrarossi attive sono tipicamente in grado di coprire distanze maggiori rispetto alle telecamere con visione notturna, la cui portata dipende della luce ambientale disponibile.
Qualità dell’immagine
Le telecamere con visione notturna forniscono immagini a colori, ma la loro qualità varia a seconda della luce ambientale disponibile. Le telecamere a infrarossi, invece, producono immagini in bianco e nero, ma offrono una qualità più uniforme anche in condizioni di completa oscurità.
In conclusione, la scelta tra infrarossi e visione notturna dipende dalle specifiche esigenze di sorveglianza e dalle condizioni ambientali.
Entrambe le tecnologie hanno i loro vantaggi e limitazioni, pertanto è importante valutare attentamente le proprie necessità prima di prendere una decisione.